Misure anti-covid: orario flessibile per il rientro in ufficio

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05/10/2021

A partire dal 15 ottobre al via il ritorno alla presenza in ufficio come «modalità ordinaria» del lavoro pubblico. Dopo il Dl 127/2021 toccherà a un decreto della Funzione pubblica fissare le modalità del rientro, insieme alle Linee guida realizzate con il ministero della Salute per le verifiche sul Green Pass e la gestione del nuovo obbligo. Il nuovo quadro aprirà la porta a orari più flessibili di entrata e uscita, con l’obiettivo di ridurre l’affollamento sui mezzi pubblici nelle ore di punta, con la possibilità di riconoscere lo Smart Working mediante accordi individuali purché ciò non pregiudichi l’erogazione dei servizi agli utenti. Le Pa dovranno essere dotate di strumenti tecnologici (per esempio cloud o piattaforma digitale) che garantiscano la sicurezza delle informazioni, e dovranno prevedere un piano di smaltimento degli arretrati. Ai lavoratori «agili» andranno forniti i computer e in generale i device necessari per lavorare. Resta il “nodo Green Pass”, il Governo stima che circa 320mila dipendenti pubblici (il 10% del totale) sono ancora senza vaccino. In grande difficoltà soprattutto i piccoli Comuni dove la presenza di dipendenti No-Vax rischia di incidere sull’erogazione dei servizi essenziali. Il Decreto sostiene la necessità di «superare la modalità di utilizzo del lavoro agile nel periodo emergenziale come una delle modalità ordinarie dello svolgimento della prestazione lavorativa», dal momento che «il ritorno al lavoro in presenza come modalità ordinaria» secondo il governo permette «alle pubbliche amministrazioni di dare il massimo supporto alla ripresa».

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