I dipendenti degli Enti Locali sono la “Cenerentola” della PA

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05/10/2021

Secondo il dossier predisposto dalla Ragioneria generale dello Stato, mentre i dipendenti dell’Inps e dell’Inail possono accedere in media ad un premio da 5.444 euro all’anno, il 13,4% dello stipendio lordo annuo, per i lavoratori dei Comuni, il tetto medio è di 1.585 euro, pari al 5,4% della retribuzione lorda, cioè meno di un terzo di quel che arriva ai loro colleghi degli enti pubblici non economici. Va ancora peggio per i 54mila tecnici di università ed enti di ricerca, il cui premio annuo si ferma in media a 600 euro, il 2% della retribuzione complessiva. I dipendenti della PA in Italia sono circa 1,2 milioni e il dossier fotografa come viene divisa tra loro la cifra di 2,2 miliardi di premi annui (6,1% della retribuzione media). Come spiegano i tecnici del ministero dell’Economia nel dossier, le differenze di trattamento non derivano dall’espletamento di funzioni particolari in capo agli uni o agli altri ma derivano da «accadimenti accidentali, talvolta non coordinati, avvenuti anche in anni remoti». Per questa ragione servirebbe «un ridisegno più organico della remunerazione accessoria del dipendente pubblico, maggiormente legata alle sfide che le diverse amministrazioni si trovano ad affrontare oltre che alla salute finanziaria dei bilanci degli enti». Come si spiega questa discrasia? Le amministrazioni più ricche, dove gli stipendi medi sono più alti, sono anche le più generose nei premi: non solo in valore assoluto, però, ma anche in termini percentuali sulla retribuzione. Per quanto riguarda i Comuni i premi più alti si registrano in Veneto, Lombardia e Liguria, mentre Basilicata, Sicilia e Calabria chiudono la graduatoria nazionale.

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