CENTRALI DI COMMITTENZA/2 I TECNICI DEL SENATO VALUTANO I COSTI DELLA QUALIFICAZIONE

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26/01/2022

La legge delega per il nuovo Codice Appalti da varare entro il prossimo giugno continua a far discutere. L’ultimo freno riguarda l'introduzione «di incentivi all'utilizzo delle centrali di committenza e delle stazioni appaltanti ausiliarie per l'espletamento delle gare pubbliche» e «il forte incentivo al ricorso a procedure flessibili». In verità finora l’unica forma di incentivo all’utilizzo delle centrali di committenza, peraltro obbligatorio per gli appalti Pnrr, ha riguardato la possibilità di aumentare i tempi di affidamento. Atro nodo è quello del costo della specializzazione e qualificazione delle Stazioni Appaltanti. Secondo il servizio Bilancio del Senato queste misure possono comportare «potenziali oneri» che vanno specificati se ricadenti sui Comuni o sul Bilancio dello Stato. Il dossier elaborato dagli uffici giuridici di Palazzo Madama pone anche l’attenzione sulla digitalizzazione e informatizzazione delle procedure, l'utilizzo di banche dati a livello centrale nell'ambito della revisione e semplificazione del sistema di qualificazione generale degli operatori e la razionalizzazione della disciplina concernente i meccanismi sanzionatori e premiali finalizzati a incentivare la tempestiva esecuzione dei contratti pubblici da parte dell'aggiudicatario».

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